Tutta la mia città

Un ristorante…dentro una chiesa

04/03/2025

Il Circolino Città Alta e la Chiesa di Sant'Agata

La Chiesa di Sant'Agata

Dettaglio degli affreschi della volta realizzati da Salvatore Bianchi

Il ristorante pizzeria “Il Circolino”, in Città Alta, è conosciuto da tutti i bergamaschi e frequentato ormai da numerosi gruppi di turisti italiani e stranieri.  Forse non tutti coloro che siedono ai tavoli nelle ampie sale dai soffitti alti o nel grazioso giardino estivo, gustando i piatti tradizionali bergamaschi o una buona pizza, sanno di trovarsi all’interno o davanti alla facciata di una chiesa del 1700. Qui si trovava infatti l’antica chiesa di S. Agata, le cui origini si perdono nell’Alto medioevo.  Nel ‘700 la chiesa, facente parte di un complesso monastico sede dei Teatini Regolari, venne ricostruita ed ampliata, ad una quota più alta, oltre che arricchita di pregiate opere artistiche. Di queste rimangono testimonianze nelle cappelle laterali, riccamente decorate, nel salone interno, dove campeggia il medaglione realizzato da Giulio Quaglio, raffigurante il profeta Elia sul monte Oreb, e soprattutto nella volta, affrescata da Salvatore Bianchi con scene della vita di S. Gaetano da Thiene.

Da monastero a carcere e a circolo ricreativo

Con l’avvento dell’era napoleonica, il complesso fu trasformato in carcere, secondo il progetto di Leopoldo Pollack, e gli spazi della chiesa furono frazionati su due piani, con colonne in pietra di Mapello e soffitti di mattoni a vista. Esso mantenne la funzione di penitenziario fino al1977, quando venne costruito il nuovo edificio carcerario in via Gleno. Nel 1982 l’Amministrazione comunale affidò alcune sale alla Cooperativa Città Alta, per la realizzazione di un luogo di aggregazione per gli anziani e le famiglie del quartiere: nasceva “Il Circolino”. Dal 2008 i locali sono stati ampliati e tutto l’edificio è stato oggetto di un progetto di risanamento e valorizzazione concluso nel 2021, di concerto con la Soprintendenza per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.

Sala da pranzo del ristorante "Il Circolino"

Sant'Agata rivela un tassello della Bergamo Romana

Scavo archeologico accessibile dal giardino del ristorante "Il Circolino"

Uno scavo archeologico effettuato dal 2018 al 2021 nel giardino dell’attuale ristorante, prospiciente l’antica facciata della chiesa, ha portato in luce un’area piccola, ma importante per la conoscenza della storia di questo settore della città. Le fasi più antiche sono pertinenti alla Bergomum romana, tra tarda età repubblicana e I età imperiale (I sec. a.C. – inizi I sec. d.C.).  Si tratta di alcune strutture murarie (domus?), in una zona della città che da area residenziale privata viene successivamente destinata ad area pubblica.  Nell’età imperiale, infatti, è stato realizzato un poderoso muro, in direzione Nord-Sud (attuale via Colleoni)), lungo circa m 10, largo fino a m 1,60, con paramento in blocchi di pietra e riempimento in malta e scaglie di pietra. Verso ovest (ristorante Mimmo), si appoggia al muro una serie di lesene aggettanti/semi pilastri, forse basi di colonne.  A causa delle enormi dimensioni, si ipotizza che il muro facesse parte di un imponente edificio pubblico disposto su terrazze, a quote degradanti da sud verso nord.  Non sono stati rinvenuti piani pavimentali, ma solo frammenti di cementizio con incluse scaglie litiche, lastrine di marmo policrome e tesserine di mosaico. Inoltre, sono stati trovati moltissimi frammenti di intonaco dipinto che ci raccontano di un ricco apparato decorativo, con elementi vegetali, cornici geometriche, pannelli di finti marmi, immagini di frutti (fichi) e di un uccellino. Si possono forse collegare a questo i ritrovamenti, negli anni ’30 in via Colleoni, di una base di colonna di grandi dimensioni, ora al Museo archeologico, e nel 2000, sotto il ristorante Da Mimmo, di semi pilastri aggettanti, per cui si ipotizza l’esistenza in età imperiale di un imponente edificio pubblico, con fronte monumentale verso il decumano massimo (via Colleoni), una parte scenografica verso nord  e uno sviluppo verso ovest, fino all’attuale Chiesa del Carmine.

Di che edificio si tratta? Poiché al momento non si hanno dati di scavo relativi ad un grande edificio religioso nella Bergomum romana, non si esclude che si possa trattare di un tempio.

Dopo Bergomum

Addossate al muro romano sono state trovate tombe altomedioevali, con casse in muratura e copertura con grandi lastroni. Come sappiamo, dopo l’età romana, in cui vi era la proibizione di seppellire i defunti all’interno della cinta muraria, con l’avvento del cristianesimo si diffuse l’uso di seppellire “ad sanctos”, nei pressi degli edifici religiosi. Ci sono infatti documenti che attestano l’esistenza dell’antica chiesa di S. Agata agli inizi del X sec d. C.

Uno strato più recente si riferisce a muri rinascimentali (edifici annessi alla chiesa?) ed infine a grandi archi di scarico connessi alla ricostruzione, a quota più elevata, della chiesa settecentesca.

Lo scavo archeologico è stato musealizzato ed è  visitabile liberamente durante gli orari di apertura del ristorante.

Note

Le fotografie dell’articolo sono state scaricate dal web. Resto a disposizione qualora l’autore delle immagini desiderasse la citazione o eventualmente la rimozione.

Paola Candiano
Laureata in Pedagogia, con esperienza di insegnamento nella scuola primaria e secondaria. Appassionata di storia antica ed archeologia, faccio parte del Centro didattico del Civico Museo Archeologico, per il quale effettuo visite museali e agli scavi archeologici della Città Alta. Sono guida turistica abilitata dal 1993 e sono inoltre specializzata in turismo accessibile grazie ad una specifica formazione con viaggipertutti.it. Sono nata e vivo a Bergamo, che amo far conoscere ed apprezzare ai visitatori.

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