Un concittadino poco conosciuto
Chi frequenta Città Alta conosce l’esistenza via Beltrami, la strada che sale, con tortuosi tornanti, da Colle Aperto al colle di S. Vigilio. Tuttavia, forse non tutti sanno che la realizzazione di questa strada risale al 1908, quando si decise di “tagliare” la cinta muraria veneziana, per collegare la località di Castagneta con il nucleo storico della città e con Borgo Canale.
Ma chi era Giacomo Costantino Beltrami? Un bergamasco poco conosciuto dai suoi attuali concittadini, ma anche poco considerato dai suoi contemporanei, se nel suo testamento scrive: “… lascio a Bergamo e all’Italia la vergogna di aver lasciato nell’oblio un concittadino, un Italiano, le di cui discoperte gli hanno meritato perfino dagli invidiosissimi Esteri il vanto di avere fatto onore all’Italia e agli Italiani.”
Non era un esploratore, ma raggiunse per primo, negli anni ’20 del 1800, in solitaria, le sorgenti del Mississippi e visse tra gli Indiani d’America quando ancora le tribù conducevano una vita libera e la loro cultura non era stata sopraffatta dall’avanzata dei colonizzatori.
Figura poliedrica e tuttora controversa, ma certamente affascinante, visse tra Europa e Nuovo Mondo e attraverso i suoi diari di viaggio, oggi conservati presso la Biblioteca Civica Angelo Mai, ci ha lasciato preziose informazioni di carattere geografico, antropologico, botanico, che ci tramandano il carattere di un uomo curioso, socievole, coraggioso ed intraprendente.
Fu più apprezzato all’estero che in patria, tanto che il 28 febbraio 1866 lo stato del Minnesota istituì in suo onore una contea comprendente i territori da lui esplorati, che ancora oggi porta il suo nome: Beltrami County.
La collezione
Parte dei reperti che Beltrami collezionò durante i suoi viaggi sono custoditi al Museo Beltrami di Filottrano, nelle Marche, località dove egli trascorse un lungo periodo della sua vita e morì nel 1855. Molti degli oggetti a lui donati dai nativi Americani durante il viaggio nella regione dell’alto corso del fiume Mississippi costituiscono ora la collezione permanente esposta nel Museo di Scienze Naturali Caffi di Bergamo. Giunta in museo nel 1917, dopo essere stata donata al Comune di Bergamo nel 1855 da Giobatta Beltrami, nipote dell’esploratore, la collezione è di elevatissimo valore storico e documenta la cultura degli Indiani Chippewa e Sioux, oltre a contenere interessanti reperti che Beltrami portò con sé dal Messico e da Haiti.
La mostra
Il Museo Civico Caffi ospita, dal 27 ottobre 2023 al 10 marzo 2024, la mostra “Costantino Beltrami – Il sogno di un Nuovo Mondo”. Si tratta di un percorso espositivo dedicato ad un personaggio che sfugge ad ogni tentativo di collocazione nelle categorie canoniche della storia e della cultura e, come detto, ancora poco conosciuto dal grande pubblico. Attraverso immagini, suoni, lettere, mappe, oggetti personali, diari di viaggio, immersioni interattive, la mostra vuole narrare, per la prima volta, le “imprese” di Beltrami, al di qua e al di là dell’Oceano. Protagonisti di eccezione sono i manufatti che egli raccolse nel corso del suo viaggio, tra i più antichi sopravvissuti all’incontro fatale tra gli Indiani d’America e l’uomo bianco.
Se questo articolo ha suscitato il vostro interesse, vi aspettiamo alla nostra visita guidata alla mostra in data 17 febbraio 2024.
Note
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